Gabriela
Per me scrivere è come fumare una sigaretta che non fa male, come prendere un caffè con un'amica di cui ti fidi e a cui racconti tutto, tanto le confidenze resteranno tra di voi.
È come pronunciare una preghiera e aspettare che il cielo si faccia vivo, o come fare una passeggiata nei boschi per smaltire ansie e preoccupazioni.
È come mangiare un ghiacciolo per riprendersi dal caldo, o accarezzare un gatto con l'intento di recuperare la meraviglia di quando si era bambini.
È come quell'oretta che ti ritagli per alzare il capo e fissare le stelle, come quei silenzi solitari che ti scavano dentro e ti maturano.
È come la cioccolata bollente nel pieno dell'inverno, o come quel salto nelle pozze di pioggia che ti concedi in barba all'età.
Scrivere è una medicina; in certi periodi ne senti un gran bisogno ed esageri, in altri senti di dover staccare la spina e farne a meno.
Ma non perde mai la sua importanza, né per te smette di essere cara.
È lì... pronta a rendersi utile quando la richiami perché è giunto il momento.
È con te, per te, in te.
È il canale di sfogo del mio spirito.
(Gabriela Pannia)
31 agosto 2018 at 19:28
L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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31 agosto 2018 at 20:20
Grazie di cuore, Antonella… davvero. Buona serata 😊
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31 agosto 2018 at 20:27
È un piacere. Gabriela buona serata a te ☺️
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31 agosto 2018 at 19:46
Una volta ho “frequentato” per un certo perido un editore, dove qualcuno a lui vicino mi a riferito che leggeva moltissimo. Ma ho assistito una “lite” tra padre e figlia dove posso solo dire che nonostante la cultura di lettura ho conosciuto un uomo INSENSIBILE e al di sopre di tutto lui e solo lui, in più avaro.
Da dove nasce la sensibilità?
ho la terza elementare e non leggo libri. Mi viene in mente quell’autore del libro cuore, leggendo quello che scrive la moglie di questo autore, definendoli un tiranno ed anche di più.
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