Gabriela
Per me scrivere è come fumare una sigaretta che non fa male, come prendere un caffè con un'amica di cui ti fidi e a cui racconti tutto, tanto le confidenze resteranno tra di voi.
È come pronunciare una preghiera e aspettare che il cielo si faccia vivo, o come fare una passeggiata nei boschi per smaltire ansie e preoccupazioni.
È come mangiare un ghiacciolo per riprendersi dal caldo, o accarezzare un gatto con l'intento di recuperare la meraviglia di quando si era bambini.
È come quell'oretta che ti ritagli per alzare il capo e fissare le stelle, come quei silenzi solitari che ti scavano dentro e ti maturano.
È come la cioccolata bollente nel pieno dell'inverno, o come quel salto nelle pozze di pioggia che ti concedi in barba all'età.
Scrivere è una medicina; in certi periodi ne senti un gran bisogno ed esageri, in altri senti di dover staccare la spina e farne a meno.
Ma non perde mai la sua importanza, né per te smette di essere cara.
È lì... pronta a rendersi utile quando la richiami perché è giunto il momento.
È con te, per te, in te.
È il canale di sfogo del mio spirito.
(Gabriela Pannia)
5 novembre 2019 at 9:26
Nonostante tutto, ci voglio credere ancora.
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5 novembre 2019 at 10:38
Io pure
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5 novembre 2019 at 13:09
Penso si chiami ‘utopia’ ma sognare non costa nulla, sbaglio?
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5 novembre 2019 at 18:42
Utopia, sì. Ma c’è la licenza poetica e poi il “mondo ideale” è ideale. Sappiamo tutti che, purtroppo, non esiste.
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