Che nessuna prova, che nessun dolore, che nessuna sconfitta ti abbatta; guarda la luna e i suoi crateri: anche se restano i segni si può ancora essere magnifici.
(Gabriela Pannia)
Che nessuna prova, che nessun dolore, che nessuna sconfitta ti abbatta; guarda la luna e i suoi crateri: anche se restano i segni si può ancora essere magnifici.
(Gabriela Pannia)
Giugno, adorato giugno.
Sapessi cosa abbiamo attraversato per arrivare fino a te.
(Gabriela Pannia)
– Quante primavere abbiamo saltato?
– Nel tempo, fino a ora, solo una.
– E nel cuore?
– Nel cuore, infinite.
(Gabriela Pannia)
Ci hai messo il cuore, la pelle, l’anima, le lacrime e tutte le tue forze per essere ciò che sei; se qualcuno ti descrive in altro modo non farti confondere. Osserva la tua immagine in uno specchio, prenditi il tempo che occorre per riconoscerti, accarezza le tue cicatrici, coccola le ciocche dei tuoi capelli, sorridi e, a dispetto di tutto e tutti, esci e sii ancora indiscutibilmente, meravigliosamente te stessa.
(Gabriela Pannia)
Comprendi la rabbia se l’hai sentita ruggire nella gola, comprendi la tristezza se l’hai sentita scendere dagli occhi, comprendi la felicità se l’hai sentita galoppare nelle vene, comprendi il dolore se ti si è stretto come un nodo intorno al cuore; comprendi tutto ciò che hai sperimentato, almeno una volta. Il resto non lo comprendi affatto; prova, quindi, a non giudicarlo. (G. Pannia)
18/02/2015
Tutti ci portiamo addosso piccole e grandi cicatrici, ci differenziamo solo per quel che concerne il punto esatto in cui le conserviamo: chi nel cuore, chi nello sguardo, chi sulla pelle, chi nell’atteggiamento sottomesso al destino, chi in quello impuntato su una possente pretesa di rivalsa. (G. Pannia)
7/04/2016
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