Come diventano complicate, le donne a cui il dolore ha cucito addosso strati e strati di corazze.
Trovano il mare, il cielo, un foglio di carta o altri contenitori sicuri e ci versano continuamente l’anima; diventano secche, timorose e ostili in tutte le situazioni a rischio.
Con silenzi, con distanze, con gesti, con parole.
Così spesso finiscono col farsi altro male,
da sole: chi vogliono va via convinto di non contare nulla.
Gli altri restano perché quel non essere provocati, perlustrati, attaccati e confusi li illude che siano importanti.
(Gabriela Pannia)
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