Di notte i sogni bussano un po’ più forte, la ragione è più propensa ad aprire la porta, il cuore festeggia mettendo stelle in un vaso, il silenzio e la luna raccontano storie a lieto fine.
(Gabriela Pannia)
Di notte i sogni bussano un po’ più forte, la ragione è più propensa ad aprire la porta, il cuore festeggia mettendo stelle in un vaso, il silenzio e la luna raccontano storie a lieto fine.
(Gabriela Pannia)
Il tramonto è lo spartiacque tra la luce impetuosa del giorno e la luce soffusa della notte.
Tra la ragione che prevarica spavaldamente sui sogni e i sogni che plasmano garbatamente la ragione.
(Gabriela Pannia)
Ai pensieri di fine giorno, quelli che cedono al cielo un po’ di ragione e ottengono in cambio leggerezza e poesia.
(Gabriela Pannia)
Che tu abbia sempre una ragione per restare; che tu abbia sempre una ragione per andare.
L’incertezza è la condizione umana più complessa.
(Gabriela Pannia)
3/11/2018
Al tramonto i pensieri si fanno leggeri come cannucce cullate dal vento; esigono il silenzio della ragione, si pongono in ascolto delle ragioni del cuore. (Gabriela Pannia)
1/09/2017
Date ad ogni facoltà umana un regno in cui dimorare indisturbata: alla ragione tutto quel che tranquillamente galleggia in superficie, all’emozione ciò che smuove il fondo e tocca il cielo, all’intuito ogni evidenza naturale e sovrannaturale che ragione ed emozione non hanno ancora conquistato. (G. Pannia)
10/05/2017
Sono il magico baccello in cui germoglia la vita, le ginocchia piegate da antiche sottomissioni e reiterati soprusi, la forza pregna di cocciutaggine e coraggio con cui si abbattono muri e si partorisce un figlio; sono lo sguardo sensuale della femminilità ancora acerba, quello innocente di una bambina che gioca all’adulta sui tacchi di sua madre, quello corrucciato di saggezza, ricordi e rughe venute ad ubbidire alla legge del tempo. Sono colei che potrebbe amarti col corpo o col cuore, il più delle volte con tutta se stessa; sono la rosa sbocciata al culmine di uno stelo colmo di spine, il sorriso che non potrai mai dimenticare o il non amarti che non riuscirai a perdonare. Sono perfetta nella mia imperfezione: un impasto di carne vibrante e anima protesa ad inquietudini irrazionali. Sono mistero, incoerenza, dedizione, freddezza, amore, odio, intimo e lunatico capriccio; sono e sarò ancora la tua principale fonte di tormento e, al contempo, la presenza che sembrerà dare un senso alla tua vita intera. Sono dignità, intelligenza, incontestabile valore. Portami una mimosa, un cioccolatino, un peluche; ma prima, ovunque e comunque, qualunque età anagrafica abbia il corpo che ospita questa mia anima perennemente fanciulla, riconosci, promuovi, difendi, tutto il rispetto che da sempre mi è dovuto, e che a lungo, ancora oggi, mi è stato e mi viene imperdonabilmente negato. (G. Pannia)
8/03/2016
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